giovedì 19 novembre 2009

NAVIGHIAMO IN CATTIVE ACQUE...?

Il DDL 25.09.09 n.135 approvato in Senato sull'attuazione degli obblighi comunitari all'art.15 prevede entro il 2011 l'abolizione della modalità di gestione "in house" del servizio di erogazione dell'acqua pubblica.
Con l'espressione "appalti in house" si vuole indicare l'ipotesi particolare in cui l'appalto venga affidato a soggetti che siano parte dell'amministrazione stessa (in minoranza) es. BrianzaAcque
Ciò significa che l'affidamento della gestione dell'acqua potrà essere appaltata ad una società a maggioranza privata.
Vista l'ingiustificata fretta e modalità di approvazione del DDL mi nascono alcune domande:
  • Quale è la posizione politica dell'amministrazione comunale riguardo ad un problema così sensibile per il cittadino ovvero l'accesso ad un bene primario come l'acqua?
  • Alla luce del comportamento di queste società per altre controversie (quali ad es. il contributo in bolletta per il depuratore fantasma) e la debolezza delle amministrazioni coinvolte (neanche il senatore riesce a venirne a capo!) quali garanzie di tutela vengono offerte dal cittadino da parte dell'amministrazione? (vedi link BrianzaAcque dal sito del Comune)
  • Vista la situazione del bilancio comunale quali garanzie dà l'amministrazione comunale affinchè questa esternalizzazione della gestione abbia un ritorno positivo per il cittadino di COGLIATE e non sia una semplice svendita, ovviamente gestita da Lazzate, per monetizzare? 
  • Chi tutela il cittadino se sopravvengono aumenti ingiustificati a fronte di servizi identicio inefficienti? ...Forse l'europa? 
Mi farebbe piacere che l'opposizione cominci a fare qualche interrogazione in consiglio a riguardo e che i cittadini comincino ad alzare le antenne su un problema così sensibile.
Non vorrei trovarmi nel 21° secolo a dover andare a prendere l'acqua col secchio in un pozzo pubblico.....

20 commenti:

Anonimo ha detto...

per chi non fosse informato, facciamo un riassunto: il goberno con u decreto (cioè un provvedimento d’urgenza) obbliga a mettere in gara tutti i servizi legati all'acqua e accelerarne la trasformazione in Spa
quindi gli acquedotti, i pozzi e tutto quanto connesso dovrà essere OBBLIGATORIAMENTE ceduto a ditte private
PERCHE’????
La risposta ufficiale è che la rete è un colabrodo e lo stato non ha i soldi per riammodernarla e renderla più fruibile e fornire servizi migliori.
La realtà e che come al solito ci sarà qualcuno che ci vuole mangiare sopra. Secondo voi quanti sono in italia che possono permettersi di comprare un simile sistema di infrastrutture?
Quanto serve investire per renderlo moderno? Questi soldi che i nuovi proprietari spenderanno verrano fatti pagare ai cittadini mediante un aumento delle tariffe?
Ma soprattutto: che bisogno c’è da considerare così urgente il tema da farlo passare mediante decreto (cioè senza discussione in parlamento)?
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca
M.C.

Anonimo ha detto...

La storia dell'umanità lo dice chiaro. Chi governa l'acqua, comanda. Le prime forme di compartecipazione democratica dal basso sono nate in Italia attorno all'uso delle sorgenti, quando i paesi e le frazioni hanno pensato ad affrancarsi grazie all'acqua. Lo scontro non è tra pubblico e privato, ma tra controllo delle risorse dal basso e delega totale dei servizi, con conseguente, lucroso monopolio di alcuni. Oggi potremmo dover rinunciare a un pezzo della nostra sovranità

Anonimo ha detto...

Per Pagani un'unica direzione ed un unico obiettivo, IANOMI SINOMI, gira sempre con sta certelletta in mano....come mai??
Ma da anni, non solo ora che è saltato fuori il problema

Anonimo ha detto...

Ma dove è finita tutta la gente??
Quando c'è da parlare di cose serie non si sente più nessuno. Non è un buon segno questo, così come nei consigli comunali, sempre meno gente che partecipa, si preferisce discuterne al bar, eppoi criticano chi si dà da fare. Mah

Anonimo ha detto...

Ma il Comune di Cogliate non ha già ceduto gli impianti idrici al CAP?? O è un mio vago ricordo??
Quindi a Cogliate la privatizzazione dell'acqua c'è già stata qualche anno fa.
Però correggetemi se sbaglio

Paolo Calzolari ha detto...

CAP Holding è una società patrimoniale, a capitale pubblico, i cui soci sono gli Enti Locali: 196 Comuni delle province di Milano, Lodi, Pavia, Monza e Brianza, e le Province di Milano e Lodi.
La CAP Holding Spa ha il 60% della Amiacque a cui è affidata la gestione dell'acquedotto di Cogliate (BrianzAcque per la fognatura).
L'acqua è gestita in modalità "in house" cioè sembra privatizzata ma non lo è perchè il pubblico la gestisce.
Con la legge entro il 2011 la quota totale pubblica del gestore non può superare il 60% ma solo diminuire a favore, ad esempio, di una multinazionale che può quindi acquisire la maggioranza della società Amiacque.
Una volta acquisita diventa socio operativo.....

Anonimo ha detto...

Esatto Paolo; ma non trovi ad esempio che sarebbe meglio individuare il gestore attraverso un appalto pubblico che permetta di individuare chi offre di più?
Ti ricordo che il Comune di Cogliate, come tutti gli altri del resto, quando conferì al CAP la gestione della rete, lo fece senza acquisire altre offerte.
Forse, è anche l'occasione per introdurre un pò di trasparenza e di sana competizione.
Pensi che il CAP sia un esempio di efficenza, di trasparenza e di economicità?

Paolo Calzolari ha detto...

La privatizzazione nel DDL viene assegnata con un appalto pubblico ma il quesito è: se si privatizza il CAP noi a Cogliate quanto contiamo sulla decisione? Come veniamo tutelati nel processo decisionale.
La gestione già oggi così consorziata a controllo pubblico penalizza i centri piccoli come Cogliate ed il servizio non è efficiente.
A Cascina Nuova per esempio la pressione dell'acqua in casa è bassissima da anni ma nessuno fa nulla.
Se reclami con il CAP rispondono che possono uscire solo se ricevono un numero significativo di reclami (ma io la bolletta la pago da solo!).
Oltre la trasparenza servono garanzie e diritti per i cittadini.
Guardate questo link (Ottobre 2006!):
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-117385e9-3733-4173-9b34-0c004da6883a.html

Anonimo ha detto...

Scusate, ma se questi non si mettono d'accordo se fare le commissioni o no, come fanno ad affrontare un problema che è più grosso di loro?
Per quanto riguarda le commissioni sono spaccati trasversalmente:
la Luciana è d'accordo,difatti lo ha promesso, contro sono il W.C. e il Consa e parte del PDL indovinate chi.

Anonimo ha detto...

Il quesito delle 00:11 che ha fatto Paolo è molto interessante, che potere potrà avere il Comune di Cogliate?
Mi sembra che sia il Pagani a seguire la cosa, attendiamo risposte.

Anonimo ha detto...

allora siamo a cavallo.

Anonimo ha detto...

C'è una cosa che non mi è chiara però...almeno leggendo le indiscrezioni comparse sui giornali.
Sembrerebbe che ad essere "privatizzata" sia la distribuzione dell'acqua...mentre le "reti" debbano restare di proprietà pubblica.
Mi chiedo allora: quando ci sarà da investire in nuove reti, in nuovi pozzi dovrà essere sempre fatto attraverso la fiscalità?
UN altra considerazione; le privatizzazioni sin qu fatte non hanno certo migliorato il servizio.
Pensiamo a Enel e Telecom.
Anche perchè, sia Enel che Telecom hanno ridotto al minimo indispensabile gli interventi di manutenzione e di rinnovamento delle reti.

Anonimo ha detto...

Gia' una buona parte del mondo muore di fame. Non correremo il rischio di morire pure di sete?

Anonimo ha detto...

Una cosa e certa, che i cogliatesi non sono stupidi e non hanno votato il FASCISTONE perche credo che un pozzo di ignoranza cosi non esiste in nessun comune limitrofo. Leggiti ilDDL e poi ti accorgi che le reti e l' acqua sono pubbliche e rimarranno pubbliche, e per la gestione che si possono vendere quote ma al massimo il 40 % . IGNORANTE

Anonimo ha detto...

Beh...io direi che può essere lecito dare dell'ignorante a qualcuno...a condizione che ci si firmi...per cui...visto che non lo fai...abbi la cortesia di evitare.
Nel merito della questione; può darsi che il risultato finale dell'ingresso dei privati nella distribuzione dell'acqua...sia un aumento delle tariffe, e questo è ovviamente sempre sgradito.
Ma occorre dire che attualmente l'acqua ha il costo più basso di tuttta europa...e questo ha probabilmente frenato anche gli investimenti per il miglioramento delle reti.
Detto questo però, mi pare che si debba fare anche un discorso che sia minimamente educativo nei confronti della gente...anche se mi rendo conto che è più facile strumentalizzare ogni questione per trarne dei vantaggi in termini di consenso politico.
Cito una qustione; quanto spende oggi una famiglia media, ogni anno...in telefonini cellulari e relative ricariche...per utilizzi francamente poco necassari?
Non trovate che forse si potrebbe ..."risparmiare" su queste spese e accettare che l'acqua costi un pochetto di più?

Anonimo ha detto...

No, non trovo accettabile che l’acqua costi un ‘pochetto di più’. I telefonini sono un bene voluttuario, il mondo è sempre esistito senza. Altrettanto non si può dire dell’acqua.
L’acqua è un bene di prima necessità, e come tale deve essere garantito a tutti, è un bene che deve essere e restare pubblico. Per il pusilanime che insulta calzolari senza firmarsi qualche considerazione. È vero che con questo decreto l’acqua resta pubblica e la rete pure, ma viene di fatto privatizzata la gestione. Quindi se una tubatura è vecchia e perde chi la deve sostituire? Il proprietario o il gestore? e una nuova linea di distribuzione?
Ulteriore considerazione. Ad oggi la gestione essendo di fatto pubblica, è un servizio che viene erogato e non viene remunerato, diciamo che con il costo delle bollette si coprono a malapena i costi (e a volte nemmeno quelli). Con la gestione privata entra in luogo il profitto, perchè nessun privato investirebbe in un progetto che a malapena copra i costi, quindi sulla bolletta ci troveremo un costo in più che serve per ingrassare qualche privato.
Ultimo punto. Ad oggi la gestione non può fallire, perchè di fatto c’è la pubblica amministrazione che coprirebbe i debiti e il servizio continuerebbe ad essere erogato. Se un domani la società di gestione fallisse? L’acqua continuerebbe ad uscire dai nostri rubinetti? E le la società che gestisce la distibuzione ci dicesse che l’acqua dovremmo pagarla mille euro al metro cubo, perchè questi sono i costi di gestione che consentono di avere un buon servizio?
Arriveremo al punto in cui non tutti si possono permettere di avere l’acqua? Ad oggi il servizio è scadente ma c’è. Siamo sicuri che domani non avremo un servizio ottimo ma che in pochi se lo possano permettere?
Zorro

Anonimo ha detto...

Per anonimo 17.51
Non trovi che forse si potrebbe ‘risparmiare’ sui telefonini e sulla benzina o su altre spese e accettare di pagare un piccolo obolo per ogni volta che respiri, purchè l’aria che respiri sia pulita?
Io non trovo, vorrei respirare aria pulita senza pagarla
E bere acqua pura senza che qualcuno ci faccia la cresta
Zorro

Anonimo ha detto...

infatti respiri un'aria sporca.

Anonimo ha detto...

Eh, si, è proprio sporca....
La mettiamo la tassa sull’aria che respiriamo? Se pagassimo sarebbe pulitissima....

Anonimo ha detto...

Si, dai l’aria è l’unica cosa che è rimasta libera! Perchè? Porpongo ufficialmente al sindaco di mettere una tassa sull’aria!
Chi respira deve pagare, perchè la consuma. Non vi pare?
E se la vuola anche pulita dovrà pagare il doppio!
E con i soldi che la società di gestione dell’aria guadagna le faremmo costruire un depuratore dell’aria, così da avere un servizio migliore
Sancho Panza